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Analisi tecnica: l’importanza delle prove

Wednesday, 1 September 2021 06:47 GMT

Il telecronista del WorldSBK Steve English parla con il coordinatore tecnico del BMW Motorrad e capotecnico che per due volte ha vinto il titolo mondiale Adrian Gorst per capire come partire al meglio in gara

Il Campionato del Mondo MOTUL FIM Superbike 2021 ci sta regalando uno spettacolo unico. È molto interessante capire come inizia una gara in sella alla moto. In MotoGP™ e anche nel WorldSBK è fondamentale come inizi la gara; le gare non si vincono alla prima curva ma si possono perdere. Riuscire a partire velocemente e con più confidenza possibile è la chiave. Scopriamo come si comportano i team a riguardo insieme ad Adrian Gorst, coordinatore tecnico di BMW Motorrad.

L’IMPORTANZA DELLE PROVE: piloti diversi, stili diversi

Quante volte vediamo i team utilizzare le sessioni di Prove Libere del venerdì per preparare le loro moto con cui poi dare tutto in Superpole e per tradurre tutto ciò in una grande prestazione nei primi tre secondi di gara? Per la maggior parte dei team le sessioni di prova sono un’opportunità per mettere a punto tante cose e per prepararsi a un weekend di gara. Per il 2021 il BMW Motorrad WorldSBK Team ha una nuova moto a disposizione e presenta tante cose da verificare nel corso di questa stagione. Inoltre la Casa bavarese nella maggior parte dei casi è all’esordio su diverse piste insieme alla M 1000 RR. 

Un aspetto su cui si sono concentrati sono la frizione e le prestazioni al via. Grazie a Michael van der Mark e Tom Sykes vantano due piloti che sono molto diversi tra loro. Sykes, ‘Mr Superpole’, va bene in qualifica e spesso scatta dalle prime due file. Van der Mark sembra più uno specialista di gara rispetto a uno specialista da giro secco e quindi è chiamato a recuperare posizioni dalle retrovie. Entrambi sono consapevoli dell’importanza di una partenza veloce; Sykes per restare davanti e van der Mark per arrivarci.
 

La tecnica è l’aspetto più importante

“Proviamo sempre a migliorare la frizione,” commenta Gorst. “Partire bene rappresenta una parte importante del weekend. A diversi piloti piace avere un feeling diverso con la frizione. Stiamo costantemente evolvendo in questo senso e migliorando la frizione. Stiamo producendo e provando nuove parti. Una frizione base è una frizione base ma si tratta di tutte le cose che le ruotano attorno. Cavi, rapporti del braccio e tutto quel tipo di cose che troviamo nella frizione”.

“Tutti quegli aggiustamenti influiscono su come a piloti diversi piaccia un feeling diverso. Alcuni piloti hanno delle dita lunghe e altri hanno delle dita corte e quindi probabilmente vorranno il punto di ‘morso’ che si adatti a loro. È abbastanza complicato dato che si tratta di renderlo giusto per ciascun pilota. Vogliono partire con maggiore dolcezza e questo quindi riguarda la frizione, il motore e l’elettronica. Ci sono tante cose che condizionano la partenza”.

Se poi a tutto questo ci aggiungiamo che van der Mark utilizza uno “stile scooter” nel freno posteriore, significa che BMW ha dovuto aggiustare le sue impostazioni del manubrio per renderlo il più comodo possibile. La frizione è posizionata più in alto rispetto al freno, quindi per l’olandese non si tratta di un’angolazione ideale per trovarsi a suo agio sulla linea di partenza. Abituarsi a quella posizione è fondamentale e le prove di partenza nel corso di un weekend giocano un ruolo chiave dato che i team compiono dei piccoli aggiustamenti per dare al pilota la maggiore comodità e confidenza possibile.

 

IL PACCHETTO INIZIALE: tanti fattori in gioco

“Nelle sessioni di prova si controlla il tempo di accelerazione da zero a una certa velocità,” spiega Gorst; nei team WorldSBK la maggior parte delle squadre utilizza una misurazione da 0 a 100 chilometri all’ora. “Provi a vedere se puoi migliorare quella partenza, a ridurre il tempo e partire meglio. Ma molto sta nella capacità del pilota nell’abituarsi al feeling della frizione e nella soddisfazione legata al fatto che la frizione non attiri l’attenzione. Vogliono che sia dolce in modo che il pilota possa fare ciò che vuole con essa. Con le prove di partenza si cerca di trovare quel feeling ma lal tempo stesso le misuriamo anche”.

“In partenza l’elettronica gioca un ruolo chiave con l’erogazione di potenza e su quanta potenza dai in ogni marcia. Il controllo anti impennata è importante come anche che tutte le parti lavorino insieme. Non c’è una cosa specifica che renda la partenza un’ottima partenza. Si tratta di una combinazione di cose che formano un pacchetto. Ciò che devi fare è far sì che il tuo pacchetto funzioni meglio di quello di tutti gli altri”.

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